Perugia 1416 si basa sul coinvolgimento dei cinque Rioni della città verso l’aggregazione sociale, la promozione culturale ed economica, la riqualificazione urbana. Perugia 1416 muove proprio dal desiderio di riscoprire, simbolicamente, un periodo fecondo della nostra storia, per suscitare curiosità, conoscenza e condivisione: il piacere di essere coinvolti insieme in un progetto che parte dal basso e in modo trasversale unisce il centro e la periferia. Un’operazione che intende interessare continuativamente e progressivamente la popolazione e gli operatori ai più diversi livelli durante tutto l’anno, ed è preparata anche attraverso cicli di conferenze intorno al personaggio Braccio Fortebracci, volte ad esplorare il contesto storico-artistico, usi e costumi nel territorio perugino all’inizio del XV secolo per far luce su questo periodo della storia perugina relativamente poco studiato.
Il tutto culmina nel momento di maggior evidenza, nella festa popolare di giugno.

Obiettivi

• costruire un progetto di studio che approfondisca queste pagine di storia, ancora oggi descritte da fonti lontane e sommarie;
• veicolare i risultati della ricerca scientifica, attraverso incontri, visite guidate e iniziative varie per favorire la conoscenza e la diffusione di questa parte della storia del Paese e della città nel modo più ampio, a partire dalle scuole e dagli istituti di istruzione superiore;
• unificare e compattare il più possibile, all’interno del territorio comunale, centro e periferia, con ruoli diversi ma uguali, facendo leva sui cinque Rioni;
• rinvigorire il senso di appartenenza dei cittadini alla città ed in particolare al loro Rione;
• riaffermare il ruolo preminente che la città di Perugia assunse in quel periodo storico;
• creare una sana e costruttiva competizione tra i Rioni attraverso giochi sportivi e competitivi e sfide di vario genere;
• offrire nuove e diverse opportunità di lavoro temporaneo;
• innescare la nascita di iniziative innovative delle imprese artigiane, della ristorazione e del turismo;
• contrastare il degrado urbano favorendo l’animazione, il ripopolamento e la rivitalizzazione del centro storico, ma non solo, attraverso la riqualificazione di magazzini, cantine e luoghi dimenticati, da riconvertire in negozi e taverne, in un rinnovato collegamento con le periferie;
• contribuire al rilancio dell’immagine della città in Italia e all’estero;
• costruire e consolidare reti di rievocazioni storiche regionali, nazionali e internazionali;
• favorire il turismo, che segue con particolare attenzione questo tipo di eventi;
• sollecitare lo studio e la ripresa di ricette culinarie tradizionali a supporto della produzione alimentare d’eccellenza;
• promuovere l’inclusione coinvolgendo i centri sociali e il carcere, sia nella didattica che nella produzione artigianale;
• offrire un obiettivo comune su cui integrarsi con interessi e iniziative differenti;
• coinvolgere gli istituti di istruzione superiore, in particolare l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio di Musica, l’Università degli Studi e gli studenti iscritti nonché gli studenti Erasmus;
• coinvolgere le scuole sollecitando l’inserimento della storia della città nel programma;
• coinvolgere e motivare i giovani e dare loro l’opportunità di utilizzare il loro tempo libero;
• interessano anche i meno giovani, la cultura non ha età;
• sollecitare opere d’arte di artisti, fotografie, video e mostre a tema.